11/03/2019 – L’assessore Sebastiano Tusa è stato per noi di Marevivo un punto di riferimento importantissimo e oggi il mare ha perso una grande amico, un archeologo subacqueo di fama mondiale con una passione indescrivibile.
Proprio a gennaio, durante la presentazione del catalogo delle opere d’arte “Marine Litter Art”, il concorso organizzato da Marevivo Delegazione Sicilia, l’assessore Sebastiano Tusa aveva rilanciato il suo sostegno all’associazione, sottolineando l’importanza del contributo fornito dalle sue attività e dal volontariato. Lo ringraziamo per essere sempre stato al fianco di Marevivo, per averci aiutato a promuovere con efficacia i nostri progetti di educazione ambientale e gli interventi per il ripristino dei territori deturpati dall’inquinamento.
A ricordarlo Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo: «Far emergere dal profondo blu la ricchezza della nostra storia è stata la sua mission, in perfetta sintonia con Marevivo che difende la vita e la bellezza del mare. Il suo impegno per il Mediterraneo ha creato consapevolezza e passione che resta oltre la morte. Ricordo l’ultima immagine, di soli pochi giorni fa, a Palermo per celebrare la Marine Litter Art dell’associazione, iniziativa condivisa con Sebastiano e la sua straordinaria compagna Valeria».
«Avremmo voluto commemorarlo in silenzio – spiega Mariella Gattuso della Delegazione Marevivo Sicilia – ma poi ci è sembrato irriconoscente non dedicargli il nostro pensiero. Spalla a spalla ha esaltato e difeso il Mare, condividendo ogni nostra iniziativa ed esperienza. Con la sua tragica scomparsa, tutti perdiamo qualcosa, come uomini, ambientalisti e soprattutto come siciliani. Oggi salutiamo un amico e tutta la nostra terra un insigne uomo di cultura, umile e sempre disponibile».
La profonda conoscenza della storia e le ricerche subacquee che aveva coordinato, portando alla luce numerose testimonianze della cultura del Mediterraneo, lo avevano avvicinato al mare trasformandolo in un appassionato custode.
Fianco a fianco con tanti professionisti ha vissuto una vita per il mare e si è battuto come pochi per la difesa del patrimonio marino archeologico e naturale. Fu lui ad affermare per primo il principio che al mare non deve essere sottratto nulla e sempre lui ad ideare il progetto dei musei sommersi, portando alla ribalta la bellezza e la storia del mare di Sicilia, ripercorrendo il cammino della storia e dei traffici marittimi. Cittadino del mondo, era tra gli italiani più stimati all’estero, la sua professionalità, ma anche la passione e l’entusiasmo costituivano la sua carta d’identità. Evocatore di un forte senso di responsabilità, che riferiva al mondo politico e al singolo, aveva trasformato la Soprintendenza del Mare di Sicilia in una vera e propria fucina operativa per la valorizzazione e la salvaguardia dell’ecosistema marino.