Liberate sabato a Sciacca nei pressi della spiaggia di San Marco, due esemplari di tartaruga Caretta caretta: Eleonora e Fabio, come l’instancabile dottoressa La Cavera dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia che le guarisce con le sue cure e la sua esperienza professionale e il presidente di Marevivo Sicilia che con i suoi volontari sostiene questi eventi per sensibilizzare la comunità rispetto al pericolo di estinzione che corrono queste bellissime creature del mare.
Laboratori, giochi e lezioni di mare per tutti bagnanti che hanno affollato il gazebo dell’associazione, museo ambulante della biodiversità del Mediterraneo e laboratorio a cielo aperto per grandi e piccoli.
I volontari hanno strutturato un percorso sulla sabbia, simulando il cammino che intraprende la tartaruga femmina quando, raggiunta la spiaggia, scava il suo profondo nido per mettere al sicuro le sue uova e non farle trovare dai predatori.
Decine di palline da ping pong per simulare le uova di tartaruga ed una gara a chi riusciva a salvarne di più: metodologie di spiegazione attive per trasmette ai bambini una serie di conoscenze su questo miracolo della vita che si ripete periodicamente sulle spiagge siciliane e al quale negli ultimi tempi contribuisce anche l’opera dei pescatori, che recuperano tantissimi esemplari catturati accidentalmente durante battute di pesca o rinvenuti feriti, affidandole alle cure dei centri di recupero.
La giornata di Sciacca si è conclusa la sera con la presenza di Marevivo alla mostra video-fotografica “Sciacca vista da noi“, organizzata dal Club Fotografico Amatoriale “L’AltraSciacca Foto” con il patrocinio del Comune di Sciacca, che si è svolta presso l’Atrio Superiore del Municipio. Un’occasione per far conoscere l’associazione e le sue attività in tema di educazione ambientale alla città ed alle scuole.
Afferma Mariella Gattuso, del direttivo siciliano di Marevivo,“il nostro impegno per la tutela del mare si rinnova di nuovi entusiasmi di fronte ad eventi come quello di oggi che vede la partecipazione di tanti bambini ed adulti, che si sorprendono di fronte alla riconquista del mare da parte di una creatura che viene aiutata dall’uomo, da quello stesso uomo, il cui comportamento probabilmente è stato la causa del suo incidente e, tra buoni e cattivi, tra volenterosi e distratti cresce la sensibilità, il rispetto per il mare e anche la speranza di un mondo più pulito e responsabile”.
Marevivo attualmente insieme all’AMP delle Pelagie è impegnata anche a Lampedusa con l’iniziativa Tarta World, nell’ambito del progetto Tarta Life, azione di sensibilizzazione avviata per la tutela della tartaruga Caretta caretta. Dalla mattina alla sera, giovani biologi impegnati in tantissime attività sulle spiagge, nelle riserve, con i pescatori, negli hotel e nei diving e per finire la sera nel centro cittadino presso la Casetta del Cinema, donata dalla RAI a Lampedusa, con le proiezioni di documentari sulla vita delle tartarughe.
E l’impegno delle associazioni viene ripagato con la schiusa del secondo nido di tartaruga marina a Cala Pisana. Le tartarughine si preparano al viaggio in mare nella speranza che l’attenzione dell’uomo non metta in pericolo la loro sopravvivenza e che loro possono regalare alle nostre spiagge tanti ritorni e tante nuove nascite.